Capitolo 9

"Un grosso guario?"

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    魂のささやき

    Group
    La dolce fanciulla
    Posts
    5,985
    Location
    Il mondo della luce...

    Status
    Waiting!
    L'aria in quella stanza era diventata insopportabile a causa della tensione che aleggiava tra di loro.
    Bulma lo guardava, seduta sul letto, con i brividi di terrore che le percorrevano tutto il corpo, mentre Vegeta aveva lo stesso sguardo assassino di una bestia che stava per sbranare la sua preda.
    -Come hai osato disobbedire!- urlò il Saiyan tirando un pungo al muro, facendolo tremare.
    La donna non riuscì a proferire parola per il panico che provava in quel momento.
    Non aveva mai avuto così paura di lui come ora, anche perché, prima di quel momento, non lo aveva mai visto così furioso, per giunta a causa sua.
    All'improvviso il Saiyan le si buttò addosso accecato dall’ira ed impetuosamente le strappò la tunica di dosso, lasciandola solo con gli indumenti intimi.
    Bulma sgranò gli occhi a quella reazione inaspettata e, disperata, iniziò ad urlare e a dimenarsi nel tentativo di liberarsi da quella presa; tentativo che risultò ovviamente vano.
    Le sembrava di essere schiacciata da tutta l’ira del principe che intanto iniziava a leccarle e morderle il collo, causandole un forte dolore che si aggiunse a quel del braccio rotto, che Vegeta stringeva ancora con la mano, mentre con l’altra le aveva tappato la bocca.
    “Vegeta perché?!” pensò l’azzurra, che ormai al culmine della disperazione, iniziò a piangere, bagnando il guanto del Saiyan.
    -Se pensi di farmi pena in questo modo, smettila subito, perché così mi eccito ancora di più…- le sussurrò all’orecchio, mentre si apprestava a strapparle il reggiseno.
    Bulma cercava disperatamente di urlare e di fermare le mani del Saiyan che iniziavano ad esplorare il suo seno, ma lui non ne aveva la benché mina intenzione.
    Era troppo furioso ed eccitato per potersi fermare.
    Lei ormai aveva la mente annebbiata da tutta quella agitazione e non sapeva cosa fare, quasi che era arrivata al pensiero di lasciarlo finire.
    In un attimo anche le mutandine le furono tolte e nel farlo, il Saiyan aveva lasciato la presa sulla sua bocca, prendendola in fine per i fianchi, pronto ad entrare in lei.
    -Vegeta…- sussurrò l’azzurra tra le lacrime, non avendo più la forza di urlare.
    All’udire quella voce, un ricordo lontano e sbiadito aveva fatto capolino nella mente del principe costringendolo a fermarsi.
    Vegeta sembrava più irritato che mai: digrignava i denti a causa della confusione che aveva in mente.
    Di colpo lasciò la presa su Bulma e si sedette affianco a lei sul letto con la testa tra le mani, mentre l’azzurra lo guardava stupita.
    -Accidenti!- urlò in fine lui alzandosi di colpo ed uscendo dalla stanza, sbattendo la porta.
    Non riusciva a capire cosa fosse successo.
    Aveva la sensazione di aver già incontrato quella donna molto tempo prima e che quello che stava facendo fosse sbagliato.
    Eppure, oltre all’ira, poco prima aveva sentito soltanto il desiderio di farla sua proprio in quel momento.
    Confuso e adirato da quella situazione, decise di sfogare tutta la sua tensione con un po’ di allenamento in palestra e magari con una bella doccia fredda.
    Intanto Bulma, vedendo uscire il Saiyan, tirò un sospiro di sollievo e, a causa di tutta la tensione e il dolore che le aveva causato Vegeta, svenne sul letto, con ancora le lacrime che non accingevano a smettere scendere.

    Qualche ora dopo…

    Si svegliò di soprassalto, colpita dall'ennesimo brivido di paura, causato da un incubo, e si guardò attorno agitata.
    Era ancora sullo stesso letto dove poco prima Vegeta aveva cercato di violentarla, ma, a differenza di prima, era stata rivestita e messa sotto le coperte.
    Ricordando vividamente ciò che era successo, si toccò il braccio, notando che il dolore era sparito e che esso non era più gonfio come prima.
    “Che sia stato tutto un sogno?” si chiese, iniziando ad avere qualche dubbio sui suoi ricordi.
    Era impossibile che il braccio fosse già guarito...
    Proprio in quel momento entrò Vegeta, con un'aria affaticata, ma rilassata.
    Il principe la guardò attentamente, tanto che Bulma si sentì tesa ed imbarazzata.
    -Tu donna! Sai se ci siamo mai incontrati prima di oggi?- chiese il Saiyan serio.
    -N-no, direi proprio di no, assolutamente no- rispose l'azzurra, scoppiando a ridere in modo nervoso.
    Sapeva benissimo che danni avrebbe causato in futuro se lui lo avesse saputo, quindi decise di tenerglielo nascosto.
    -mmm...capisco...-
    -Perché mi fai questa domanda?-
    -Non sono affari tuoi donna...- disse lui, causando l'irritazione di Bulma.
    -Come scusa?! Che razza di modi! Io ti rispondo gentilmente e tu come mi tratti? A pesci in faccia!- rispose all'offesa dello scimmione alzandosi dal letto e piazzandosi davanti a lui, con la solita posa di sfida che aveva quando discutevano nel presente: tenendo le mani appoggiate ai fianchi e il viso in avanti.
    -Tu sei solo una schiava, quindi non capisco il tuo ragionamento! Io ho tutto il diritto di trattarti in questo modo e di chiederti ciò che voglio, hai capito bene? Quindi adesso ti ordino di entrare in bagno e scaldarmi l'acqua per il bagno, DONNA!- rispose , sottolineando l'ultima frase, con il ghigno di vittoria, che lei tanto odiava.
    -Non osare mai più chiamarmi donna, brutto principe degli scimmioni che non sei altro!- esclamò lei, avendo ormai dimenticato la paura che aveva provato poco tempo prima.
    -Ti trovo molto divertente DONNA, ma se continui a parlarmi in questo modo, finirò ciò che ho iniziato prima...- minacciò lui, ricordandole ciò che era successo.
    “Ora sono sicura che non è stato un sogno...” pensò tra se, decidendo in fine di soddisfare la richiesta che le aveva fatto il Saiyan.
    Di certo non voleva provare di nuovo quella sensazione orribile che le aveva causato la violenza di Vegeta.
    Aprì l'acqua calda, lasciando riempire pian piano l'enorme vasca di marmo che si trovava nel grande e lussuoso bagno di quella stanza.
    -Dovrai lavarmi la schiena- disse il Saiyan entrando di soppiatto nel bagno, spaventando la terrestre.
    -E che cos'è?! Un centro di benessere...- disse girandosi di botto e arrossendo dalla vergogna.
    Vegeta si era completamente denudato davanti a lei.
    -Ma cosa fai, scemo! Ti spogli così davanti ad una signorina?- chiese agitata l'azzurra che iniziava ad avere molto caldo.
    -Cosa c'è di strano? devo farmi il bagno e non vedo nessuna signorina, ma solo una stupida concubina terrestre...-
    -Maleducato!- urlò lei girandosi offesa dall'altra parte per non guardarlo.
    -Cosa stai aspettando donna?! la mia schiena non si lava certo da sola!-
    Per suo stupore, Vegeta era già entrato nella vasca e la stava aspettando, con in mano una spugna piena di schiuma.
    -E va bene!- esclamò lei esasperata avvicinandosi al bordo della vasca e iniziando a strofinargli la schiena.
    -Per curiosità, ma io non avevo un braccio rotto? Com'è possibile che sia già guarito?-
    -Non so a che medicina siate abituati voi, essendo così arretrati, ma qui siamo già arrivati a guarire ferite ben più gravi in meno di un giorno...-
    -Guarda che non siamo poi così arretrati come credi, noi terrestri siamo molto intelligenti...-
    -Ah si? E' in quanto tempo guarite un braccio rotto?- domandò il Saiyan di scherno.
    -beh...un mesetto circa...- sussurrò cercando di non farsi sentire, ma non riuscendoci.
    -Allora non siete poi così intelligenti come crede!- rispose scoppiando in una fragorosa risata, facendo arrossire di rabbia la scienziata.
    -Lasciamo perdere! Non puoi capire certe cose complicate...- rispose sapiente Bulma.
    Quella era di sicuro una delle discussioni più interessanti e lunghe che aveva fatto fin'ora con Vegeta, oltre a litigare.
    Improvvisamente Vegeta le si allontanò appoggiandosi sull'altro alto della vasca, guardando dritto negli occhi la povera terrestre.
    -Mi piace parlare con te, DONNA! Perché non entri anche tu nella vasca?- domandò il Saiyan sconvolgendola.
    -Mi chiedi perché? Poche ore fa hai cercato di violentarmi e ora ti aspetti che entri nuda nella vasca con te?-
    -Beh, potrei prometterti che non ti tocco, ma tu non ci crederesti...-
    -Non ne ho la minima intenzione...-
    -Si, ma io te lo ordino!- esclamò lui, mettendo in evidenza una vena che iniziava a gonfiarsi.
    “Meglio non esagerare...” pensò la scienziata.
    Alla fine le conveniva entrare prima che il principe si arrabbiasse seriamente.
    Così lentamente iniziò a sbottonarsi la tunica che indossava, girata però con le spalle verso Vegeta.
    -Che diavolo fai? Voglio vedere bene...- disse lui ghignante, costringendola a voltarsi.
    A quel punto cercò velocemente di togliersi il resto, cercando di coprirsi come più poteva, e si gettò velocemente nella vasca, per poi coprirsi con la schiuma.
    -Ora va meglio, disse avvicinandosi pericolosamente a lei.
    -A-allora, di cos'altro volevi parlarmi?- chiese spaventata l'azzurra schiacciandosi sempre più al bordo vasca.
    -Non saprei...ci sono dei guerrieri sulla Terra, ho sono tutti dei rammolliti?- chiese divertito dall'imbarazzo della compagna.
    -No, ci sono dei valorosi guerrieri sulla Terra...-
    -Interessante...-
    -Sono molto forti e sono sicura che non riusciresti a batterli!- esclamò lei, sicura di quello che diceva.
    -Si come no...comunque non ti è ancora tornato in mente come sei arrivata su quel pianeta?- chiese nuovamente il principe diventando improvvisamente serio.
    -No, davvero, non lo so nemmeno io! E' tutto confuso...-
    -Ho capito, allora non te lo chiederò più- Vegeta si appoggiò nuovamente alla vasca, con un espressione seria.
    “Mi piace così tanto quell'espressione su di lui, anche se sembra sempre un po' triste...” pensò lei ricordando il Vegeta del presente.
    -Ma tu perché sei al servizio di Freezer?- chiese lei stupendo il Saiyan.
    -Non credo che siano affari tuoi...-
    -Si invece! Visto che...odio quella lucertola!- per un'attimo aveva pensato di dirgli la verità, ma si fermò in tempo.
    -Anche io la odio, ma non posso fare altrimenti...hey, perché mi giustifico con te?- esclamò lui, alzandosi improvvisamente dalla vasca, mentre Bulma cercava in tutti i modi di non guardare in basso.
    Il Saiyan, infastidito da quella domanda si mise un accappatoio e si diresse nella camera da letto, dove si sarebbe vestito con una nuova tuta di combattimento, lasciando Bulma da sola nella vasca.
    “Capisco perché è infastidito...so che lo odia un sacco e che sei costretto ad obbedirgli...mi chiedo se io riuscirei mai a fare una cosa simile” si chiese, mentre anche lei seguiva l'esempio del Saiyan, rimettendosi la toga.
    Improvvisamente una voce al di fuori del bagno attirò l'attenzione dell'azzurra, facendola affacciare dalla porta.
    Un soldato aveva fatto capolino nella camera e ora stava parlando, ad un Vegeta nervosissimo.
    “Non è un buon segno...” pensò lei uscendo definitivamente dal bagno.
    -Per ordine del grande Freezer, siete stato convocato, insieme alle vostre concubine, nel suo salone personale- annunciò il soldato, spaventandola.
    Dopo di che, senza attendere una risposta di Vegeta uscì dalla stanza, lasciandolo tremante dalla rabbia.
    -Cosa succede Vegeta?-
    -Ho paura che tu sia nei guai...- disse il Saiyan ancora infastidito, digrignando i denti, mentre la donna lo guardava sconvolta.

    Continua...

     
    .
0 replies since 14/3/2012, 09:18   181 views
  Share  
.